La coppa nazionale in Spagna assume la denominazione di Copa del Rey, Coppa del Re, in quanto dedicata alla figura del sovrano spagnolo. Si tratta del torneo più antico della penisola iberica, e a dispetto del nome vede due squadre che esprimono sentimenti abbastanza distanti dalla monarchia spagnola dominare l’albo d’oro: il Barcellona, con 30 vittorie, e l’Athletic Bilbao, con 23. Dopo le due squadre simbolo delle spinte indipendentiste delle rispettive regioni troviamo il Real Madrid, squadra che più di ogni altra si identifica con la corona, con 19 Coppe del Re in bacheca. La Spagna è uno dei paesi in cui il calcio ha maggior successo, anche all’estero, e il cui campionato domina il ranking UEFA, per cui anche la Coppa del Re è un trofeo particolarmente seguito. Negli ultimi anni molte partite di Copa del Rey vengono infatti trasmesse anche in Italia, in particolare quando coinvolgono i grandi club come Real Madrid, Barcellona o Atletico Madrid, ma talvolta anche quando si tratta di club di seconda fascia come Valencia o Siviglia. Essendo un torneo lungo e che coinvolge moltissime squadre, la Coppa di Spagna offre un ampio ventaglio di scommesse, e come tutte le competizioni a eliminazione diretta e a gara secca, può anche riservare risultati sorprendenti, con formazioni molto piccole che possono arrivare a giocare contro società dal grande blasone e in certi casi avere anche la meglio.
Come molte coppe nazionali, anche la Coppa del Re vede la partecipazione di squadre provenienti dalle serie inferiori del calcio iberico. Di conseguenza nelle fasi iniziali della manifestazione si possono verificare accoppiamenti tra squadre con un grande dislivello tecnico. Attenzione quindi alle quote riguardanti Totale gol – Under/Over, ma anche Handicap Asiatico. A partire dai quarti di finale normalmente si delinea uno scenario più “normale”, con le squadre tradizionalmente più forti della Liga in corsa per il titolo, anche se sono sempre possibili le sorprese come il Mirandes, squadra di Segunda Division che nel 2020 arrivò ai quarti eliminando squadre ben più quotate come il Celta Vigo ed il Siviglia. In questa fase le quote sul passaggio del turno sono più incerte, vista anche la formula a partita secca. Le semifinali invece si giocano con partite di andata e ritorno, per cui le quote sul passaggio del turno, sull’esito finale e sul risultato esatto sono molto interessanti alla luce del computo totale dei gol e del peso di quelli segnati in trasferta.
Le quattro squadre che si giocano la Supercopa de Espana, ovvero le due finaliste dell’edizione precedente di Copa del Rey e le prime due classificate della Liga, entrano in scena nella Coppa del Re a partire dai sedicesimi di finale, e spesso proprio questa competizione è la valvola di sfogo migliore in caso di insuccesso nella Supercoppa. Normalmente troviamo sempre Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid nel novero delle favorite per la Coppa di Spagna. In particolare il Barça è la squadra che ha il maggior feeling con la competizione, avendo raggiunto la finale 8 volte negli ultimi 15 anni. Al contrario il Real Madrid, forse perché distratto dalle imprese in Champions League, conta solo 3 finali nello stesso lasso di tempo. La qualificazione all’Europa League assicurata dalla vittoria della Coppa del Re è uno stimolo a far bene nella competizione anche per quelle squadre di medio-alta classifica che si ritrovano magari in situazioni di classifica complicate in campionato. Squadre come il Valencia o il Siviglia infatti hanno trionfato negli ultimi anni assicurandosi così la qualificazione diretta alla fase a girone dell’Europa League, evitando quindi il play-off estivi riservati alla settima classificata della Liga. Dal 2021 poi l’ultimo posto utile per le coppe europee permette l’accesso alla neonata Conference League, meno prestigiosa dell’Europa League a cui si accede attraverso la coppa nazionale.
Il prototipo della Copa del Rey è stata la Copa de la Coronacion, un torneo organizzato dal Madrid Football Club (quando non aveva ancora l'appellativo di Real) nel 1902, vinto da una rappresentativa basca, il Club Vizcaya, composta dai migliori giocatori dell’Athletic Club e del Bilbao FC, che in seguito si fusero ufficialmente dando vita all’Athletic Bilbao odierno. La Reale Federazione Spagnola di Calcio non riconosce però l’Athletic Bilbao come vincitore di quel trofeo, e la prima edizione ufficiale della Coppa di Spagna risale quindi al 1903, con il nome di Copa del Rey, vinta sempre dall’Athletic Bilbao, stavolta ufficialmente riconosciuto. Il nome della Coppa di Spagna ha seguito le vicissitudini politiche del paese iberico: Copa del Rey fino al 1931, divenne Copa de la Republica prima di interrompersi per due stagioni a causa della Guerra Civile Spagnola. Alla ripresa delle attività sportive la competizione assunse il nome di Copa del Generalisimo, in onore del Generale Francisco Franco, dittatore di Spagna fino alla morte avvenuta nel 1976. Con il tramonto del franchismo, dal 1976 la coppa nazionale riprese a chiamarsi Copa del Rey, nome che mantiene tutt’oggi. Al giorno d’oggi partecipano alla Coppa del Re le 20 squadre che fanno parte della Primera Division della Liga e le 22 della Segunda Division, oltre alle prime 6 classificate dei quattro gironi della Segunda Division B (per un totale di altre 24 squadre) e le 18 squadre che hanno vinto il proprio girone della Tercera Divisione. La seconda coppa nazionale, la Copa Federacion de Espana, riservata alle squadre di Segunda Division B e Tercera Division, garantisce altri 4 posti per la successiva Copa del Rey alle squadre che raggiungono la semifinale. Infine, sono ammessi i campioni di ognuna delle 20 federazioni territoriali. Dal computo totale delle squadre ammesse alla Coppa di Spagna bisogna però escludere le squadre riserve dei grandi club della Liga, che non possono parteciparvi, per evitare nuovamente episodi come quello accaduto nella stagione 1979-1980, quando il Castilla, la squadra B del Real Madrid, arrivò addirittura a giocarsi la finale proprio contro il Real Madrid, poi persa per 6-1. Il numero di squadre al via della competizione si attesta a 126 partecipanti. Dopo un turno preliminare cui si sfidano tra loro le 20 squadre campioni delle federazioni territoriali, dal primo turno entrano in gioco tutte le altre squadre, escluse le 4 partecipanti alla Supercoppa di Spagna. Dal primo e secondo turno escono le 28 squadre che si uniscono alle 4 big per formare gli accoppiamenti dei sedicesimi di finale. Nel primo turno le 10 squadre provenienti dal turno preliminare vengono accoppiate a 10 squadre di Primera Division. Le altre 6 squadre, insieme alle 22 di Segunda Division, vengono invece sorteggiate contro le squadre qualificate attraverso la Copa Federacion, con le 14 di Tercera Division e con 10 squadre di Segunda Division B. Le ultime 10 squadre di Segunda Division B si affrontano tra loro. Il sorteggio prevede che le partite a gara unica si giochino in casa della squadra di divisione inferiore, ed in caso di due squadre che militano nella stessa serie un ulteriore sorteggio decide la squadra di casa. Le semifinali si giocano con partite di andata e ritorno, mentre la finale si gioca in gara unica su campo neutro.
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