L'Inter dimostra di possedere il piglio della grande squadra, pareggiando 0-0 al San Paolo al termine di una gara equilibrata, che ha messo in vetrina un Handanovic fenomenale e uno Skriniar sempre più sicuro e affidabile. Resta a secco Icardi, dopo la scorpacciata nel derby, ma i nerazzurri confermano di essere in crescita, magari non ancora da scudetto, ma in grado di dare del filo da torcere a tutti. Il Napoli, dal canto suo, è apparso meno brillante del solito, specie dal punto di vista atletico: nella ripresa gli uomini di Sarri sembravano a corto di fiato contro un'Inter che aveva invece ancora la forza di spingere alla ricerca della vittoria.
Continua la crisi del Milan, che a San Siro contro il Genoa non va oltre lo 0-0. I rossoneri non sanno più vincere e per Montella il tempo sembra ormai essere scaduto: a un Kalinic abulico e mai pericoloso si è aggiunta l'espulsione di Bonucci, la prima comminata dal VAR, che tira una gomitata in pieno volto a Galabinov, lasciando in dieci i suoi per gran parte del match! Il Milan ha cambiato tanti, troppi abiti senza mai trovare quello giusto: la metafora sartoriale di Montella, purtroppo, gli si è rivoltata contro!
Torna al successo la Juventus, che a Udine va sotto e poi dilaga, infliggendo ai friulani un 6-2, fosse troppo pesante per quanto visto in campo. Al di là della vittoria che riporta i bianconeri a -3 dalla vetta, anche ieri la squadra di Allegri ha messo in mostra le consuete amnesie difensive e le difficoltà di un Dybala lontano anni luce da quello inarrestabile di inizio stagione. Ottima la prova di Higuain, che, pur non segnando, si sacrifica per i compagni e si sbatte in ogni zona del campo, meritandosi l'encomio da parte di capitan Buffon; bene anche Pjanic, fine tessitore di gioco e stoccatore all'occorrenza, e Rugani, che rimedia all'errore sul gol del momentaneo vantaggio friulano propiziando l'autorete di Danilo e fornendo a Khedira l'assist per il 2-4. A proposito di Khedira, il tedesco si porta a casa il pallone, siglando la sua prima tripletta in Serie A e confermandosi centrocampista letale negli inserimenti con la palla e senza.
Fulvio Collovati