Appuntamento del martedi, i top 11 dei bidoni della storia della Juventus

- PORTIERE:
EDWIN VAN DER SAR
Cominciamo subito con una scelta forse un pó discutibile e a tratti assurda; assurda perché per molti Van Der Sar é stato uno dei portieri piú forti in circolazione ma se ne parli a un tifoso juventino gli vengono subito i brividi dietro la schiena. Ribattezzato in Italia in maniera ironica "Va nel sàc" arriva a Torino nel 99’ dall’Ajax per una cifra non indifferente all’epoca, 17 miliardi di lire. Di lui purtroppo a Torino si ricordano una serie incredibili di papere e soprattutto l’errore maldestro sul tiro di Nakata che poi permise il gol di Montella, una partita che diede un importante spinta alla Roma per poi vincere lo scudetto.
Una delle "papere" di Van der Sar in maglia bianconera...
- DIFESA:
BOUMSONG- ANDRADE
Una coppia di centrali che per un tifoso bianconero fanno piú paura di una sceneggiatura di Dario Argento. Acquistati a un anno di distanza l’uno dall’altro, il primo arriva nel 2006 dal Newcastle, il secondo vieno pagato 10 milioni di euro l’anno successivo proprio per sostituire il centrale francese. Era la Juventus del subito post calciopoli, periodo di rifondazioni e di esperimenti, per questi ultimi 2 si puó dire che l’esperimento non é poi andato a buon fine.
MARCO MOTTA
Era considerato un giovane di belle speranze, come molti di quelli che escono dallo straordinario vivaio dell’Atalanta che negli anni ha lanciato tantissimi professionisti in Serie A. Difatti dopo le buone prestazioni con le maglie di Roma e Udinese, Del Neri lo chiama alla Juve dove il primo anno gioca spesso e anche discretamente ma viene completamente dimenticato poi da Conte l’anno successive, viene messo ai margini dal tecnico pugliese e comincia cosí la sua serie interminabili di prestiti.
PAOLO DE CEGLIE
Altro terzino tutto made in Italy per completare la difesa. Paolino De Ceglie é uno di quelli che cresce nelle giovanili bianconere ed esordisce in prima squadra alla tenera etá di 18 anni in una trasferta a Tel Aviv in Champions League. Ha giocato vari anni nella Juve con anche alcuni ritorni di fiamma, ma in tutti i casi non é mai riuscito a brillare nonostante avesse anche la fiducia di mister Conte in quegli anni post Calciopoli.
- CENTROCAMPO
DIEGO
A centrocampo partiamo subito con il botto. Il brasiliano Diego, classe 85 (stessa di CR7), era considerato nel 2009 un potenziale fuoriclasse capace di giocate straordinarie e goal fantastici e per questo motivo la dirigenza bianconera lo acquista dal Werder Brema strappandolo alla concorrenza di tantissimi club stranieri. Diego inizia alla grande in maglia bianconera, dopo le prime settimane si parla solo del suo talento e di quanto la Juve abbia fatto un potenziale affare pagandolo solo 25 milioni di euro. Dopo poco tempo peró la favola svanisce e l’incantesimo si distrugge; a novembre diventa giá un caso e l’estate successiva nel 2010 torna in Germania, stavolta con la maglia del Wolfsburg.
Eppure il talento c’era…..
FELIPE MELO
Stessa annata del suo connazionale brasiliano Diego e stessa valutazione economica, Felipe Melo viene acquistato per 25 milioni di euro dalla Fiorentina, dove si era guadagnato la fama di duro e gran lottatore del centrocampo. Alla Juve gioca 2 anni e sono un complete folle, accumulando diverse espulsioni e la diffidenza di molti giocatori avversari che vedevano in lui solamente un picchiatore e poco piú. La dirigenza se ne libera nel 2011 dandolo al Galatasaray, gioca con Roberto Mancini che poi lo rivuole qualche anno dopo all’Inter.
TIAGO – JORGE MARTINEZ
Completano il centrocampo 2 un portoghese e un uruguaiano, un regista e un trequartista. Del primo si ricordano dei suoi ottimi inizi al Benfica, che spinse tra l’altro Jose Mourinho ad acquistarlo col suo Chelsea; arriva a Torino nel 2007 ma i tifosi forse lo aspettano ancora, di lui si ricordano qualche intervento killer e la sua lentezza di esecuzione. Per Jorge Martinez discorso diverso, arriva in bianconero dopo 3 ottime stagioni con la maglia del Catania, un grandissimo goal all’Inter del triplete che fa innamorare mister Del Neri. Appena arrivato a Torino peró poche chance, tanti infortuni e un prestito gratuito a fine stagione in Romania al Cluj.
- ATTACCO
BENDTNER- ESNAIDER
In attacco proponiamo 2 “campioni” di epoche diverse. Esnaider arriva nel 1999 per rimpiazzare niente di meno che Alessandro Del Piero, infortunatosi gravemente qualche mese prima. Compito difficile quello di sostituire il genio del “Pinturicchio” é vero ma nessuno si aspettava che l’argentino arrivato dall’Espanyol facesse cosí male, per lui in una stagione 16 presenze e nessun goal, cosa che spinge la dirigenza bianconera a rimandarlo in Spagna stavolta al Real Saragozza.
Pensate che non si possa fare peggio di cosí? Vi sbagliate…
A chiudere questa fantastica formazione il tocco finale. Ci pensa lui, Niklas Bendtner, campione tutto “ genio e sregolatezza”. Ci si ricorda di lui di piú per le sue bravate fuori dal campo che per i goal in maglia bianconera, 0 in 9 presenze; non ha segnato praticamente mai, nemmeno in allenamento.
Un idolo indiscusso....