Nella serata dell’orgoglio milanista (in 65mila a San Siro per il ritorno di Milan-Craiova, preliminare di Europa League) la Curva Sud del Meazza ha nominato per acclamazione i prossimi pontefici rossoneri: Mirabelli e Fassone, (davvero) gli acquisti più importanti realizzati sinora dalla nuova proprietà cinese del Milan.
MILAN, QUANTA PERSONALITA’ IN CAMPO
I due neo dirigenti del Milan in un sol colpo hanno cancellato il ricordo di Galliani, rivoluzionando la rosa e affidando a mister Montella una squadra di primissimo livello. E a giudicare dalle prime uscite ufficiali, il lavoro fatto dall’ad e dal diesse rossonero farà di sicuro sognare il popolo milanista.
Al netto dei circa 200 milioni di euro impegnati per i nuovi acquisti, la strategia di mercato della premiata coppia Mirabelli-Fassone è stata indirizzata a colmare le lacune che hanno caratterizzato i disastri degli ultimi anni. In questa ottica vanno visti gli arrivi di Bonucci, Biglia e Musacchio, tre trascinatori, forti a livello mentale e fisico. Visti gli esiti dei primi match ufficiali poi, i nomi di Calhangolu, Andre Silva e Conti (mettiamoci pure Donnarumma) non appaiono più come una scommessa per il futuro, bensì rappresentano già nel presente una certezza dell’architettura milanista. Cosa manca ancora ai rossoneri per sognare? Un attaccante di peso che forse sarà Kalinic (e magari Ibra a gennaio), ma nel frattempo si guarda con interesse a Diego Costa non sottovalutando i possibili problemi finanziari legati alla fideiussione per gli acquisti di Biglia e Bonucci. Per ora c’è una sola certezza: sarà pur sempre calcio d’agosto ma questo Milan rischia di diventare la più seria antagonista della Juventus nella corsa Scudetto (Serie A - Esito Finale Milan vince lo Scudetto, miglior quota a 7,50 con Unibet e 888sport).
CANTIERE INTER E IL SOGNO EUROPA
All’ombra del Duomo (o sarebbe meglio dire, all’ombra della Grande Muraglia), l’Inter del neo allenatore Spalletti comincia ad avere una propria identità. Le scottature dell’ultima stagione fanno ancora male, così i dirigenti nerazzurri hanno deciso di ponderare ogni singolo passo nel corso di questa finestra estiva di calciomercato. Le prima uscite in Asia hanno indicato la via: Borja Valero, Skriniar e Vecino si sono rivelati acquisti che faranno sentire tutto il loro peso specifico nel corso della stagione. Ma c’è da lavorare ancora. E tanto.
Ai nerazzurri manca ancora un laterale sinistro (arriverà Dalbert), un centrale difensivo che dia respiro ai due titolari, Miranda e Skriniar, e almeno un esterno. Se partirà, come probabile, uno tra Candreva e Perisic, l’Inter dovrà ripiegare su un big. I nomi? Martial su tutti ma l’operazione (mastodontica) che ha portato Neymar a Parigi potrebbe liberare Draxler o Di Maria. E per l’attacco resta caldo il nome di Schick: al ceco l’arduo compito di dare una mano a Icardi, sulle cui spalle grava tutto il peso e la responsabilità dell’attacco dell’Inter. Dove arriveranno i nerazzurri quest’anno? Difficile ipotizzare un campionato da protagonista per la truppa di Spalletti, ma il sogno del ritorno in Champions non è più peregrino (Serie A – Inter finisce tra i Primi 4, miglior quota a 1,45 con Unibet e 888sport).