CAMPIONATO RIAPERTO!
La Juventus , che pareva distante anni luce, rallenta a sorpresa, permettendo alle inseguitrici di recuperare terreno. Uno scenario inimmaginabile fino a pochi giorni fa, perchĆ© inimmaginabile, diciamoci la veritĆ , era una sconfitta dei bianconeri a Genoa, non perchĆ© il Grifone non potesse battere la Signora, ma per come si ĆØ materializzato questo ko.
Campioni d'Italia travolti dall'uragano rossoblĆ¹ in meno di mezz'ora: mattatore Giovanni Simeone, autore di una doppietta che taglia le gambe giĆ molli degli uomini di Allegri, incapaci di arrestare l'impeto dei padroni di casa, letteralmente indemoniati. Troppo lento il centrocampo juventino con Hernanes, Khedira e Pjanic, che di Vidal e Pogba non hanno nĆ© il fisico, nĆØ il dinamismo. Se poi anche la difesa tradisce, con Bonucci che spiana la strada al vantaggio avversario con un improvvido colpo di tacco, inutile quanto dannoso, allora anche l'ultima delle certezze bianconere evapora e a questo punto una riflessione ĆØ d'obbligo per Allegri, che c'ha messo del suo schierando Dani Alves da centrale difensivo e Cuadrado seconda punta, snaturando in toto le caratteristiche dei due sudamericani. Alla sconfitta si aggiungono gli infortuni proprio del brasiliano e di Bonucci, soltanto gli ultimi in ordine cronologico di una serie lunghissima, che pare non aver fine.
Del capitombolo bianconero approfittano Milan e Roma , prime tra le inseguitrici, adesso appaiate al secondo posto a -4 dalla vetta. Rossoneri vittoriosi ad Empoli grazie a Lapadula, che si prende la ribalta mentre Bacca, infortunato, viene avvistato sugli spalti del Sanchez Pizjuan a tifare per i suoi ex compagni di squadra: come si dice, chi va a Roma, pardon a Siviglia, perde la poltrona...
Vincono pure i giallorossi di Spalletti, con qualche patema di troppo, contro un Pescara coriaceo, in partita fino alla fine. Ć ancora Dzeko l'uomo della Provvidenza romanista, autore di un'altra doppietta ĆØ sempre piĆ¹ capocannoniere, secondo per gol segnati in Europa soltanto a Messi e CR7, mica male, no? Adesso la Juve non ĆØ piĆ¹ irraggiungibile ed ĆØ soprattutto vulnerabile.
Solo un pari invece per il Napoli , cui non basta una perla di un ritrovato Insigne per superare un Sassuolo fortunato, salvato in extremis da Defrel. Terminiamo con l' Inter , finalmente vincente contro una Fiorentina ridotta in 10 per un'espulsione che non c'era e privata di un rigore che invece c'era eccome. Nerazzurri arrembanti come spesso ĆØ capitato nei primi tempi e in vantaggio dopo soli 3' , addirittura avanti di 3 gol dopo 19', ma nella ripresa la Viola si sveglia e spaventa i padroni di casa, accorciando le distanze con Kalinic e Ilicic, prima che Icardi, ancora lui, cali il poker e archivi la pratica. Pioli puoā gioire per il suo primo successo nerazzurro, ma deve ancora una volta interrogarsi sulla fragilitĆ psicologica di una squadra che non riesce ad eliminare i sui difetti.
Fulvio Collovati
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La Juventus , che pareva distante anni luce, rallenta a sorpresa, permettendo alle inseguitrici di recuperare terreno. Uno scenario inimmaginabile fino a pochi giorni fa, perchĆ© inimmaginabile, diciamoci la veritĆ , era una sconfitta dei bianconeri a Genoa, non perchĆ© il Grifone non potesse battere la Signora, ma per come si ĆØ materializzato questo ko.
Campioni d'Italia travolti dall'uragano rossoblĆ¹ in meno di mezz'ora: mattatore Giovanni Simeone, autore di una doppietta che taglia le gambe giĆ molli degli uomini di Allegri, incapaci di arrestare l'impeto dei padroni di casa, letteralmente indemoniati. Troppo lento il centrocampo juventino con Hernanes, Khedira e Pjanic, che di Vidal e Pogba non hanno nĆ© il fisico, nĆØ il dinamismo. Se poi anche la difesa tradisce, con Bonucci che spiana la strada al vantaggio avversario con un improvvido colpo di tacco, inutile quanto dannoso, allora anche l'ultima delle certezze bianconere evapora e a questo punto una riflessione ĆØ d'obbligo per Allegri, che c'ha messo del suo schierando Dani Alves da centrale difensivo e Cuadrado seconda punta, snaturando in toto le caratteristiche dei due sudamericani. Alla sconfitta si aggiungono gli infortuni proprio del brasiliano e di Bonucci, soltanto gli ultimi in ordine cronologico di una serie lunghissima, che pare non aver fine.
Del capitombolo bianconero approfittano Milan e Roma , prime tra le inseguitrici, adesso appaiate al secondo posto a -4 dalla vetta. Rossoneri vittoriosi ad Empoli grazie a Lapadula, che si prende la ribalta mentre Bacca, infortunato, viene avvistato sugli spalti del Sanchez Pizjuan a tifare per i suoi ex compagni di squadra: come si dice, chi va a Roma, pardon a Siviglia, perde la poltrona...
Vincono pure i giallorossi di Spalletti, con qualche patema di troppo, contro un Pescara coriaceo, in partita fino alla fine. Ć ancora Dzeko l'uomo della Provvidenza romanista, autore di un'altra doppietta ĆØ sempre piĆ¹ capocannoniere, secondo per gol segnati in Europa soltanto a Messi e CR7, mica male, no? Adesso la Juve non ĆØ piĆ¹ irraggiungibile ed ĆØ soprattutto vulnerabile.
Solo un pari invece per il Napoli , cui non basta una perla di un ritrovato Insigne per superare un Sassuolo fortunato, salvato in extremis da Defrel. Terminiamo con l' Inter , finalmente vincente contro una Fiorentina ridotta in 10 per un'espulsione che non c'era e privata di un rigore che invece c'era eccome. Nerazzurri arrembanti come spesso ĆØ capitato nei primi tempi e in vantaggio dopo soli 3' , addirittura avanti di 3 gol dopo 19', ma nella ripresa la Viola si sveglia e spaventa i padroni di casa, accorciando le distanze con Kalinic e Ilicic, prima che Icardi, ancora lui, cali il poker e archivi la pratica. Pioli puoā gioire per il suo primo successo nerazzurro, ma deve ancora una volta interrogarsi sulla fragilitĆ psicologica di una squadra che non riesce ad eliminare i sui difetti.
Fulvio Collovati
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