Dopo il fantastico duello a Motegi, Andrea Dovizioso è riuscito a ridurre lo svantaggio a 11 lunghezze. Gara tiratissima in Giappone, alla fine di un weekend tutto sul bagnato. Il forlivese partiva nono ma dopo una manciata di curve era già lì davanti a battagliare per il primo posto. Marquez e Dovizioso hanno via via staccato la concorrenza e sono andati avanti a braccetto finché hanno risucchiato Danilo Petrucci, al solito sempre molto efficace sotto la pioggia. I due hanno poi ingaggiata un corpo a corpo epico negli ultimi cinque giri, con dieci punti netti in palio. Un tira e molla da cui sembrava poter uscir vincente lo spagnolo, ma una sbandata all’ultimo giro ha permesso a Dovizioso di superarlo e poi di resistere al forsennato tentativo di sorpasso in extremis.
Petrucci ha chiuso al terzo posto, davanti a un redivivo Andrea Iannone, che giunto davanti al compagno di squadra alla Suzuki Alex Rins. Jorge Lorenzo era partito bene, ma poi è naufragato a causa di problemi di grip: un sussulto nel finale gli ha permesso di chiudere quinto, davanti a Johann Zarco, che era partito in pole ma si è via via spento. Weekend anonimo per le Yamaha, con Valentino Rossi caduto e Maverick Vinales nono. Dani Pedrosa ritirato dopo una gara nelle retrovie.
Il paddock si sposta ora in Australia per la seconda gara di un trittico in rapida successione: diretta alle 7 su Sky Sport 1, differita alle 14 su TV8. L’anno scorso qui, in condizioni difficili, trionfò Cal Crutchlow su Honda, davanti a Rossi, Vinales e Dovizioso, con Marquez in terra. Lo spagnolo aveva trionfato nel 2015. Il miglior risultato ottenuto qui da Dovizioso è un terzo posto nel 2011. Oltre che nelle ultime due edizioni, la Honda ha centrato il successo anche due volte con Casey Stoner e una con Melandri. Stoner mattatore sulla pista di casa: qui è arrivato primo anche due volte con la Ducati. Valentino Rossi si è preso il gradino più alto del podio per cinque volte di fila tra 2001 e 2005.
Il pronostico è abbastanza chiuso, limitato ai due grandi rivali di questa stagione, che con le loro prestazioni hanno staccato nettamente il resto del gruppo. La conformazione della pista potrebbe favorire Marquez (miglior quota 2.1 con 888sport), perché si corre in senso antiorario, come confermato anche da Dovizioso (miglior quota 4.75 con 888sport): “Sarà fondamentale fare una grande gara in Australia, perché nelle curve in cui si piega tanto a sinistra Marc riesce sempre a fare la differenza. È la sua specialità e non la nostra. Philip Island è molto importante, però non voglio dare più importanza ad una gara piuttosto che ad un’altra, perché con le gomme Michelin quest’anno bisogna sempre vivere il momento e cercare di tirarne fuori il massimo”. Desmodovi qui non ha mai lottato per la vittoria, mentre Marquez era in testa quando è caduto nel 2014 e nel 2016 e pure nel 2013 quando è stato squalificato per essere rientrato in ritardo per il cambio di moto obbligatorio. Lo spagnolo, sornione, ha detto “si divertirà” tra Phillip Island e Valencia grazie alle tante svolte a sinistra. Sebbene abbia quota più bassa, preferibile orientarsi su Marquez, ma Dovizioso sarà sicuramente pronto ad approfittare delle occasioni.
Difficile che ci sia spazio per gli outsider, primo tra tutti Valentino Rossi (miglior quota 7.5 con 888sport), che ha già vinto tanto qui, però la Yamaha sembra essere in crisi tecnica. Maverick Vinales (miglior quota 8.5 con 888sport), terzo nel Mondiale ma a meno 41, qui era andato fortissimo durante le prove invernali, però l’iberico ha ammesso i problemi: “Non c’è più niente della moto che avevo in Australia durante i test. Amo questa pista, è una delle mie preferite, ma la moto è completamente diversa”.