Si avvicina la notte degli Oscar e la trepidazione si inizia a far sentire: come ogni anno, tra febbraio e marzo, il pubblico di mezzo mondo attende con ansia di vedere i protagonisti che saliranno sul palco per ritirare la famosa statuetta d’oro, la più ambita da chi lavora nel mondo del cinema. Il premio dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, il più antico riconoscimento della settima arte, è il coronamento della stagione cinematografica e per registi, attori e attrici candidati agli Oscar una vittoria può rappresentare una consacrazione o il rilancio della propria carriera. Dalla prima cerimonia son passati tantissimi anni: era il 16 maggio 1929 e la premiazione si tenne presso la Blossom Room dell’Hotel Roosevelt di Hollywood, grazie a maestri di cerimonie come Douglas Fairbanks e William C. DeMille.
Come ogni anno, nelle settimane che precedono il galà e che seguono l’uscita delle nomination, scatta il toto Oscar, con pronostici di ogni tipo. Quest’anno a farla da padrone potrebbe essere il musical “La La Land”, accolto trionfalmente sia a Venezia che a Toronto e che domina molte delle categorie degli Oscar 2017: le sue 14 nomination fanno pendere tutti i pronostici dalla sua parte, ma poi si sa che portare a casa tutte le statuette per cui concorre sarà impossibile. Attualmente, accanto a “La La Land”, c’è il dramma familiare “Manchester by the sea”, già applauditissimo al Sundance Film Festival e premiato come miglior film dalla National Board of Review; da tenere d’occhio anche “Moonlight”, pluripremiato ai Gotham Award e con un discreto bottino al box office americano, e “Barriere (Fences)”, accolto molto bene dalla critica.
E il miglior attore e la migliore attrice? Secondo gran parte delle previsioni e dei pronostici a trionfare sarà Casey Affleck, protagonista di “Manchester by the sea”, insidiato da un grande Denzel Washington, protagonista in “Barriere (Fences)”. Tra le donne invece pare non ci siano più dubbi: Emma Stone, grazie alla sua grande interpretazione in “La La Land”, avrebbe già la statuetta in tasca. Meno possibilità per Natalie Portman, protagonista di “Jackie”, e per “Meryl Streep” con Florence.
Anche in questa edizione c’è molta curiosità per chi porterà a casa il premio come migliore attore o attrice non protagonista perché in genere si tratta di un riconoscimento ad una performance cinematografica di alto livello che altrimenti non sarebbe neanche stata notata. Come dimenticare ad esempio la grande interpretazione di Anne Hathaway in “Les Misérables”, malgrado durasse appena 16 minuti ma che le valsero l'Oscar. E un caso simile potrebbe accadere con Michelle Williams, la cui brevissima apparizione in “Manchester by the sea” ha lasciato il segno. Quest’anno la statuetta come migliore attrice non protagonista è molto ambita e contesa: favorite Viola Davis per “Barriere (Fences)” e Octavia Spencer per “Il diritto di contare”, con l'incognita Nicole Kidman per la quale Lion potrebbe rappresentare un rilancio. Per quanto riguarda il miglior attore non protagonista si parla molto di Mahrsala Ali, il Juan di “Moonlight”, ma anche Jeff Bridges, per il suo ruolo in “Hell or High Water”, ha parecchie possibilità. Curiosa la storia del favorito, Mahrsala Ali, afroamericano e musulmano che, qualche settimana fa, sul palco dei SAG Awards, emozionò il pubblico con un discorso sentito e commovente sull’importanza della solidarietà e della generosità. Dopo il premio come miglior attore non protagonista concessogli dal sindicato degli attori, per il lobbista Remy Denton (House of Cards) e come la guardia del corpo di Katniss in Hunger Games potrebbe essere arrivata la consacrazione definitiva.
Curiosità anche intorno al vincitore del miglior film straniero: l’Italia come sempre cercherà di fare la sua bellissima parte essendo il paese che ha portato a casa più Oscar come film straniero con 14 vittorie su 31 nomination, guidata da due mostri sacri del cinema italiano come Fellini e De Sica con 4 vittorie ciascuno. Fra i film candidati agli Oscar quest’anno i pronostici vedono favoriti l'australiano “Tanna”, ma anche lo svizzero “My Life as a Zucchini”. C’è anche però il regista iraniano Asghar Farhadi, con il suo cinema d'autore, molto amato da critici ed è impossibile che conquisti il suo secondo Oscar per il Miglior Film Straniero.
Come ogni anno, nelle settimane che precedono il galà e che seguono l’uscita delle nomination, scatta il toto Oscar, con pronostici di ogni tipo. Quest’anno a farla da padrone potrebbe essere il musical “La La Land”, accolto trionfalmente sia a Venezia che a Toronto e che domina molte delle categorie degli Oscar 2017: le sue 14 nomination fanno pendere tutti i pronostici dalla sua parte, ma poi si sa che portare a casa tutte le statuette per cui concorre sarà impossibile. Attualmente, accanto a “La La Land”, c’è il dramma familiare “Manchester by the sea”, già applauditissimo al Sundance Film Festival e premiato come miglior film dalla National Board of Review; da tenere d’occhio anche “Moonlight”, pluripremiato ai Gotham Award e con un discreto bottino al box office americano, e “Barriere (Fences)”, accolto molto bene dalla critica.
E il miglior attore e la migliore attrice? Secondo gran parte delle previsioni e dei pronostici a trionfare sarà Casey Affleck, protagonista di “Manchester by the sea”, insidiato da un grande Denzel Washington, protagonista in “Barriere (Fences)”. Tra le donne invece pare non ci siano più dubbi: Emma Stone, grazie alla sua grande interpretazione in “La La Land”, avrebbe già la statuetta in tasca. Meno possibilità per Natalie Portman, protagonista di “Jackie”, e per “Meryl Streep” con Florence.
Anche in questa edizione c’è molta curiosità per chi porterà a casa il premio come migliore attore o attrice non protagonista perché in genere si tratta di un riconoscimento ad una performance cinematografica di alto livello che altrimenti non sarebbe neanche stata notata. Come dimenticare ad esempio la grande interpretazione di Anne Hathaway in “Les Misérables”, malgrado durasse appena 16 minuti ma che le valsero l'Oscar. E un caso simile potrebbe accadere con Michelle Williams, la cui brevissima apparizione in “Manchester by the sea” ha lasciato il segno. Quest’anno la statuetta come migliore attrice non protagonista è molto ambita e contesa: favorite Viola Davis per “Barriere (Fences)” e Octavia Spencer per “Il diritto di contare”, con l'incognita Nicole Kidman per la quale Lion potrebbe rappresentare un rilancio. Per quanto riguarda il miglior attore non protagonista si parla molto di Mahrsala Ali, il Juan di “Moonlight”, ma anche Jeff Bridges, per il suo ruolo in “Hell or High Water”, ha parecchie possibilità. Curiosa la storia del favorito, Mahrsala Ali, afroamericano e musulmano che, qualche settimana fa, sul palco dei SAG Awards, emozionò il pubblico con un discorso sentito e commovente sull’importanza della solidarietà e della generosità. Dopo il premio come miglior attore non protagonista concessogli dal sindicato degli attori, per il lobbista Remy Denton (House of Cards) e come la guardia del corpo di Katniss in Hunger Games potrebbe essere arrivata la consacrazione definitiva.
Curiosità anche intorno al vincitore del miglior film straniero: l’Italia come sempre cercherà di fare la sua bellissima parte essendo il paese che ha portato a casa più Oscar come film straniero con 14 vittorie su 31 nomination, guidata da due mostri sacri del cinema italiano come Fellini e De Sica con 4 vittorie ciascuno. Fra i film candidati agli Oscar quest’anno i pronostici vedono favoriti l'australiano “Tanna”, ma anche lo svizzero “My Life as a Zucchini”. C’è anche però il regista iraniano Asghar Farhadi, con il suo cinema d'autore, molto amato da critici ed è impossibile che conquisti il suo secondo Oscar per il Miglior Film Straniero.