Serie A - Gli Oscar del Calciomercato ed i Top & Flop della 1a Giornata
Subito un colpo di scena in Serie A con la sconfitta all’esordio dell’Inter a Sassuolo (1-0). Il campionato 2018/19 è cominciato sabato sera con i primi due anticipi in cui la Juventus ha battuto 3-2 il Chievo e il Napoli ha vinto in rimonta e fuori casa contro la Lazio (2-1). Nella domenica della prima giornata, bene la Roma che espugna Torino (1-0) e la Spal che vince a Bologna (1-0), ottimo risultato per l’Empoli che vince contro il Cagliari (2-0). Pari (2-2) tra Parma e Udinese. Questa sera si giocherà il posticipo tra Atalanta e Frosinone. Due le partite rinviate, Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa, entrambe in programma domenica sera, per il crollo del ponte Morandi a Genova.
I TOP E FLOP DI GIORNATA
Il primo Flop di stagione va a Spalletti (voto 4), tecnico dell’Inter sconfitta contro il Sassuolo. Se anche Juve, Roma e Napoli hanno faticato nei rispettivi incontri (vincendo alla fine), la truppa nerazzurra è apparsa molto sotto tono e non ancora in forma. Male se non malissimo capitan Icardi e Dalbert. Scivolone Spalletti sulle condizioni del campo del Sassuolo, ritenuto dall’ex allenatore della Roma “brutto” e non adatto alle peculiarità dei suoi. I bookmakers, intanto, non perdonano, rivedendo in leggero rialzo le quote scudetto dei nerazzurri (oggi l’Inter campione d’Italia si gioca a 10, quota migliore con Betfair).
Il Top di giornata va a due attaccanti di razza e destinati a recitare la parte del leone in questo campionato, Dzeko della Roma e Insigne del Napoli (7,5). Preziosissimi i loro gol che sono valsi i tre punti ai giallorossi (in zona Cesarini) e ai partenopei (in rimonta all’Olimpico contro la Lazio). Da tenere d’occhio l’attaccante della Nazionale italiana che punta a superare quota 20 reti per la prima volta in campionato.
GLI OSCAR DEL MERCATO
E’ stata senza dubbia la sessione di mercato estiva più importante per la Serie A negli ultimi dieci anni. Oltre all’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus, sono stati tanti i fuoriclasse che hanno scelto i club della massima serie di calcio in Italia. Ma chi ha fatto meglio? Quali le trattative che hanno lasciato il segno? Diamo uno sguardo alle pagelle del mercato di Serie A di Oddschecker Italia!
Il Bologna (5) sostanzialmente ha concluso una fase di calciomercato senza idee. Raggiungono la sufficienza il Cagliari (6), a cui manca però ancora qualcosa in attacco, e il Chievo, che ha messo paura alla corazzata Juve all’esordio. Ottimi i movimenti di mercato dell’Empoli (6,5) che ha investito molto su La Gumina; brava la Fiorentina (6,5) a mantenere Chiesa e Simeone a Firenze nonostante un budget ridotto. Sufficiente anche il Frosinone (6) con la scommessa Campbell e il Genoa (6) con il colpo Favilli.
Capitolo Inter (8,5). Al netto dello sciagurato esordio contro il Sassuolo, il mercato dell’Inter – anche senza l’arrivo di Modric – ha visto l’ingresso in squadra di tanti campioni. Spalletti sarà in grado di fare bene? L’affare del secolo premia la Juventus (10), regina del mercato in Europa e in Italia. CR7 è la stella di una squadra che punta dritto alla vittoria in Champions League e alla conquista dell’ottavo Scudetto di fila. Più che sufficiente il mercato della Lazio (6,5) che ha difeso le sue stelle. Molto buono, invece, quello del Milan (8) che dopo aver risolto le grane societarie si è assicurato le prestazioni di Higuain, Bakayoko e Laxalt tra i vari.
Voto alto anche per il Napoli (7) che ha mantenuto la squadra dei 91 punti dello scorso anno inserendo Ancelotti in panchina e Verdi e Ruiz in campo. Mancherebbe un attaccante. Buono anche il mercato del Parma (7) con gli innesti di Inglese e Gervinho, positivo quello della Roma (7,5) sulla quale restano i dubbi sugli esterni offensivi e sul portiere. Imbarazzante il mercato della Sampdoria (4) che si ritrova senza un attaccante titolare, positivo quello della Spal (6,5) e del Sassuolo (7) che ha ceduto Politano ma ha trattenuto Berardi, più che positivo quello del Torino (7,5) con Zaza e Soriano. Chiude l’Udinese (5,5), appena sotto la sufficienza