Cartellino rosso, il rapporto tra arbitri e VAR incide sui risultati
Giornata turbolenta per gli arbitri, spesso riluttanti a controllare i monitor commettendo non pochi errori gravi ed evitabili
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- Dopo il 23esimo turno, protesta soprattutto il Parma contro Di Bello, che non va a rivedere al VAR un paio di rigori: almeno uno, su Cornelius, ci stava. Stesso misfatto in Napoli-Lecce: Giua ammonisce Milik per aver accentuato la caduta, ma il tocco sul piede era netto.
- VAR chirurgico in Verona-Juventus, dove aiuta Massa su un fuorigioco e un fallo di mano difficili da vedere. Intervento proficuo anche in Brescia-Udinese per un penalty inesistente assegnato da Piccinini.
- Bene Maresca nel Derby, dove ha come al solito fatto giocare: ha la media di falli fischiati piĆ¹ bassa (22.60), perĆ² non ha lesinato cartellini gialli, sei, in perfetta media (5.50) secondo WhoScored. Tra i meno severi anche Pasqua (0.81) e Calvarese (0.83), che perĆ² ha ammonito nove giocatori in Genoa-Cagliari.
- Turno tranquillo per il āleaderā Mariani, che ha estratto quattro gialli in Fiorentina-Atalanta, mentre decimo rosso in altrettante presenze per Guida in Sassuolo-Roma, che perĆ² non ha assegnato nessun penalty, nonostante la sua media esattamente di uno a gara. Sale a 0.80 Giacomelli dopo SPAL-Sassuolo.
- Stavolta ātradisconoā gli arbitri casalinghi Piccinini (54,5% di āunoā), Mariani e Giua (50%), in fuga quindi Pairetto con il suo 60%. Altro successo invece ospite sotto gli occhi di Guida, una certezza con il suo 70% di ādueā, mentre Di Bello ĆØ ora al 54.5%. Niente X per Massa e Calvarese, entrambi intorno al 50%.
StatsĀ WhoScored