Euro 2020, le cinque cose che non sai su Federico Chiesa

Federico Chiesa e il gol agli Europei contro l'Austria

Sabato 26 giugno 2021, stadio Olimpico di Roma. Minuto 95’, tempi supplementari: lancio di Spinazzola in area, controllo difficile di testa, dribbling volante con il destro e sinistro al volo che sorprende Bachmann e si insacca alle sue spalle. L’urlo di gioia dell’Italia intera provocato da Federico Chiesa dopo il gol all’Austria rimarrà nella memoria dei supporters azzurri per molto tempo. Un match equilibrato sbloccato all’improvviso e messo in cassaforte, subito dopo, dal raddoppio di Pessina.

Ora Chiesa è tornato di prepotenza tra i possibili titolari dell’Italia da qui alla fine del torneo: è più che vivo infatti il ballottaggio con Berardi rispetto all’inizio della competizione, quando l’attaccante del Sassuolo sembrava inamovibile dallo scacchiere di Roberto Mancini. Una considerazione andata sempre in crescendo per Chiesa, dopo l’esordio in Serie A nel 2016 e l’exploit in 4 stagioni tra i big della Fiorentina, con cui ha svolto tutta la trafila del settore giovanile, e la Juventus: un trasferimento costato 50 milioni di euro più 10 milioni di bonus alle casse bianconere. Affare che i tifosi viola hanno aspramente contestato, per via del passaggio di un giocatore quasi “bandiera” ad un'acerrima rivale.

Ma quanto il popolo italiano conosce l’esterno bianconero, figlio di Enrico, altro grande attaccante della storia del nostro calcio?

Cinque cose che (forse) non sai di Federico Chiesa

1. Chiesa Connection

Grazie al gol siglato all’Austria, Enrico e Federico Chiesa sono entrati nella storia come prima coppia padre-figlio a siglare un gol in una competizione europea per nazionali di calcio. L'unico gol di Enrico Chiesa negli Europei, risaliva al 14 giugno 1996 contro la Repubblica Ceca. 25 anni e 12 giorni dopo, il figlio ha trascinato con una prodezza l’Italia ai quarti di Euro 2020.

2. Europei e figli d'arte 

L’Europeo dei figli d’arte. Insieme a Kasper Schmeichel, Marcus Thuram e Jordan Larsson, Federico Chiesa è uno dei quattro calciatori che partecipa ad un campionato europeo dopo i loro rispettivi padri (Peter Schmeichel, Lilian Thuram, Henrik Larsson e, appunto, Enrico Chiesa). Cognomi importanti che tramandano qualità di generazione in generazione.

3. L'ottimo inglese e il consiglio del papà

Ha sorpreso positivamente l’intervista impeccabile in lingua inglese sfoggiata da Federico Chiesa nel post-gara di Italia-Austria. Il motivo è semplice quanto insolito: l’attaccante infatti, dall’età di 10 anni, ha studiato in una scuola internazionale di Firenze. "Il liceo internazionale dura 4 anni – ha dichiarato Chiesa in un’intervista del 2015 -, lezioni tutte in inglese, tranne quella di italiano, ovviamente, compagni di classe da tutto il mondo, giapponesi, americani… L'inglese ormai lo parlo alla perfezione, ho fatto anche un po’ di francese. Mio padre, quando mi iscrisse a quella scuola, mi disse che sarebbe potuto servirmi anche per il calcio". Come dargli torto.

4. Il gol che sblocca il digiuno dell'Italia ai supplementari degli Europei

La nazionale italiana, prima del match con l’Austria, aveva disputato in tutte le edizioni degli Europei un totale di ben 7 match arrivati almeno fino ai supplementari, ma non aveva mai realizzato alcun gol nell’overtime. La rete siglata da Federico Chiesa è la prima nella storia della nazionale ad essere realizzata in un tempo supplementare di un campionato europeo.

5. Speedy Gonzalez Bianconero

Concretezza e…velocità. Federico Chiesa è stato tra i 20 calciatori più veloci dello scorso campionato di Serie A. Con una velocità massima toccata di 34.83 km/h, l’esterno bianconero si è classificato 18esimo tra i calciatori più veloci del torneo.

Federico Chiesa primo marcatore contro il Belgio

Il gol contro l'Austria, di gran qualità, ha attirato l'attenzione di tutta Europa. Le voci dicono che Chiesa potrebbe partire anche titolare nella sfida ai quarti di finale con il Belgio, ma è probabile che Mancini voglia tenersi l'esterno della Juventus come arma a partita in corso, per sparigliare le carte e sfruttare la sua velocità palla al piede, così come il suo spunto. 

Ciò nonostante, nell'ultima settimana si sono abbassate le quote che danno Chiesa come primo marcatore della partita, da circa 24 a un minimo di 7.50. Grande fiducia nel classe '97 originario di Genova, e la speranza dei tifosi italiani è che - da titolare o dalla panchina - riesca a lasciare il suo segno sulla partita.