Al di là delle polemiche scatenate dalla decisione di Massa di assegnare il rigore alla Juventus a tempo abbondantemente scaduto, i bianconeri hanno legittimato il successo sul Milan dimostrando una netta superiorità in ogni zona del campo e arrivando alla conclusione per ben 24 volte contro le 6 dei rossoneri. Il penalty scaturito dal mani di Di Sciglio è discutibile ma averlo concesso non è da considerarsi uno scandalo a termini di regolamento. A questo va aggiunto che la Juve si era vista negare un rigore piuttosto netto all'8' per fallo di Zapata su Dybala e che il momentaneo pari milanista siglato da Bacca visto con la lente di ingrandimento è viziato da un fuorigioco impercettibile. I campioni d'Italia hanno fatto la partita dall'inizio alla fine, tenendo sempre in mano il pallino del gioco e concedendo agli avversari qualche sporadica ripartenza. Un monumentale Gigio Donnarumma ha tenuto a galla i suoi con almeno 4 interventi da autentico fenomeno, che hanno forse sancito il passaggio di consegne tra il mostro sacro Buffon e il nuovo che avanza.
Torna alla vittoria la Roma, reduce da tre sconfitte consecutive, tra campionato e coppe. I giallorossi passano agevolmente sul campo di un Palermo che però giustamente recrimina per un gol regolare annullato a Nestorovski. Si rivede Dzeko, di nuovo in gol dopo un'astinenza che cominciava a diventare preoccupante. Ai rosanero non ha portato fortuna la presenza in tribuna del neo presidente Baccaglini, che comunque rimane convinto di poter, chissà come, centrare una salvezza quasi impossibile.
Il Napoli si lascia alle spalle le scorie del post Real Madrid e strapazza 3-0 il Crotone grazie a un super Insigne. Tutto facile per la squadra di Sarri, che gioca bene come sempre e questa volta non può lamentarsi delle decisioni arbitrali, dal momento che i due rigori in favore degli azzurri paiono entrambi dubbi, mentre sarebbe stato più che giustificato il rosso a Rog.
Di tutte le partite che la sua Atalanta avrebbe potuto perdere, quella con l'Inter a San Siro era di certo la sfida che Gasperini si augurava di non perdere. Eppure la Dea, non soltanto perde, ma perde male, venendo letteralmente travolta dall'impeto devastante di un'Inter mai così brillante. I detrattori di Pioli dovranno però riconoscergli il merito di aver recuperato un Banega di colpo tornato ai fasti di Siviglia e autore di 4 reti nelle ultime 2 partite. Tripletta per l'argentino e per il connazionale Icardi, davvero letale sotto porta, velenoso come un serpente a sonagli pronto a colpire in ogni momento. A completare la goleada interista il gol dell'ex Gagliardini, che non esulta, ma ribadisce che i 25 milioni sborsati da Suning per strapparlo proprio all'Atalanta sono stati ben spesi. Un successo importante per la formazione di Pioli, che sogna la riconferma e non smette di credere a un terzo posto certamente difficile, ma non impossibile da raggiungere. Per gli orobici una battuta d'arresto pesante, che non ridimensiona però quanto di buono fatto fin qui dalla banda Gasperini.
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